Gran Premio del Brasile - Vince Webber, finale amaro per la Ferrari

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  1. M@TtEo 91
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    Finale amaro per la Ferrari con Alonso che scivola giù dal podio brasiliano e mondiale. Doppietta Red Bull con Webber e Vettel secondo. Terzo un straordinario Button

    La fotografia di un mondiale da dimenticare. E parliamo, naturalmente di Ferrari. In Brasile finisce, diciamolo chiaramente, come doveva finire. Giù dal podio di San Paolo e giù dal podio mondiale. Un vero e proprio disastro per gli uomini di Maranello, incapaci per una intera stagione di colmare il gap con le irraggiungibili Red Bull e con la McLaren. A questo punto con Alonso, un pilota al quale si può rinfacciare ben poco, fuori dai giochi e il record negativo di Massa, un pilota Ferrari a non salire mai sul podio in una stagione, una riflessione è d'obbligo. Fa bene Domenicali a fine gara a dichiararsi dispiaciuto e ad ammettere il risultato non proprio esaltante della Rossa. I numeri parlano chiaro ma a volte le parole dei protagonisti riescono a dare il giusto peso alle cose. E questo 2011 Ferrari è un macigno forse ancor più duro da accettare della batosta di Abu Dhabi del 2010. Questo secondo anno di Alonso doveva avere ben altro esito e ben altro andamento. Tutto da rifare in casa Ferrari. A Maranello promettono di lavorare sodo sul progetto 2012 e non possiamo non crederci ma questa volta attenderemo solo i risultati su pista. I proclami cercheremo di prenderli in giusta misura.
    Fatta questa piccola quanto amara analisi della Rossa, passiamo alla gara. Bella nonostante la posta in gioco non certo di gran prestigio. In Brasile ci si giocava il secondo posto mondiale e ad avere la meglio è stato Jenson Button, un pilota che in questo 2011 ha dimostrato al mondo intero (e non posso non fare mea culpa) il proprio valore. In pochi credevano a questo inglese, accusato più volte di aver vinto in modo decisamente fortunoso. Ma i campioni sono fatti così: stupiscono e fanno cambiare idea alle persone. Io sono una di quelle persone. La McLaren porta quindi a casa un successo che vale quanto il titolo se pensiamo allo strapotere e alla superiorità della Red Bull. Red Bull che oggi per spingere Webber sul gradino alto del podio si "inventa" un problema al cambio risolto in modo misterioso quanto sorprendente senza neanche un mezzo intervento meccanico ai box. L'australiano porta a casa la prima vittoria stagionale chiudendo il mondiale al terzo posto, alle spalle di Button. Quarto, lo abbiamo detto e ripetiamo, il ferrarista Fernando Alonso, autore anche oggi di una gara perfetta. Non si può chiedere di più all'asturiano. Anzi.
    È stata una bella gara, fin dalla partenza con i ferraristi che guadagnano una posizione allo start e Vettel che scappa subito via prima di essere bloccato dal misterioso problema al cambio. Proprio a causa di questo problema Webber riesce a passare portandosi al comando. Dietro sono Schumacher e Senna a regalare emozioni con un contatto che costringe il Kaiser a una sosta ai box causa foratura. Un problema che compromette in modo definitivo la gara brasiliana del campione Mercedes. Da segnalare il sorpasso stupendo di Alonso ai danni di Button, unica gioia del fine settimana brasiliano.
    Per una volta le Pirelli non sembrano stravolgere la gara (tranne per la Ferrari). Si corre su soft con il solo Button ad anticipare le Medium. I pit stop infatti non decidono quasi nulla nelle posizioni in pista. A decidere qualcosa è invece il ritiro di Lewis Hamilton, tradito da problemi al cambio. L'inglese parcheggia la sua McLaren a bordo pista chiudendo la sua stagione nel peggiore dei modi e alle spalle del collega Button. Massa colleziona sorpassi (non certo fatti) per l'intera gara chiudendo il suo centesimo Gran Premio in quinta posizione. Dicevamo della Ferrari, ancora una volta vittima delle medie con Alonso che a dieci giri dal termine si vede costretto a cedere il gradino basso del podio a Button. Incredibile la superiorità McLaren al momento del sorpasso con lo spagnolo bravissimo a difendersi alla S di Senna e sverniciato alla curva dopo in modo quasi imbarazzante (e non certo per colpa sua).
    Ancora una gara da ricordare per le due Force India. Sutil chiude in sesta posizione, alle spalle di Massa e davanti a un Rosberg dal quale ci si aspettava qualcosina in più. Di Resta subito dietro il tedesco della Mercedes mentre le due Toro Rosso chiudono fuori dalla top ten.
    Si chiude in Brasile una stagione dominata in lungo e in largo dalla Red Bull. Un mondiale comunque bello con ben cinque campioni del mondo in pista. Comincia ufficialmente, da domani, la corsa ai miglioramenti in vista del 2012. Si ricomincerà a Jerez a febbraio con i primi test, un inverno che soprattutto a Maranello sarà di duro lavoro. E chiudiamo proprio con le parole di Alonso a fine gara: "Cosa manca alla Ferrari? Una monoposto sei, sette decimi più veloce". Questa la speranza dei ferraristi, per gli appassionati in generale di assistere a un mondiale più equilibrato. Complimenti alla meravigliosa Red Bull di Newey e appuntamento al prossimo 2012...


    Fonte:Eurosport
     
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