PES 2013: Provato da spaziogames.it

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  1. exor D
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    Terminati gli europei e tornati a casa con le pive nel sacco dopo una finale piuttosto umiliante, ma con una gran quantità di meme su Balotelli in compenso, gli appassionati dello “sport più bello del mondo” possono finalmente considerare conclusa a tutti gli effetti la stagione calcistica.
    Per gli sportivi virtuali invece, mai periodo potrebbe essere più significativo per avere qualche dettaglio più preciso per quanto riguarda l’annuale sfida autunnale che si disputerà tra FIFA 13 e Pro Evolution soccer 2013. Un duello che è iniziato quest’anno proprio dalle basi, con il titolo di EA che ha acquisito i diritti per avere in copertina l’alieno Messi ed il titolo Konami che invece si è portato in casa il campione portoghese Cristiano Ronaldo.
    Le modifiche più sostanziali tuttavia, lasciando da parte per un attimo queste scaramuccie superficiali, giungono direttamente dal cuore del gameplay, con l'amato PES deciso a riprendersi a tutti i costi la corona di titolo calcistico più venduto, quantomeno nel bel paese. Le modifiche sono davvero corpose e un appuntamento negli studi milanesi di Halifax ci ha permesso di mettere mano per diverse ore ad un codice alpha del gioco, ancora lontanissimo dal completamento ma sufficiente per farci testare diverse novità.

    Full control, pro active AI e tante altre belle cosine
    Il primo impatto con PES 2013 è stato spiazzante. Il nuovo ruolo di Seabass nella produzione, più marginale, ha permesso al team Konami di spingere ulteriormente sull’acceleratore e staccarsi, almeno in parte, dalle ancore messe dal patron della serie. Torna sulla scena il rimpianto Kei Masuda deciso ad apportare diversi cambiamenti rilevanti al gameplay, e sin dal calcio di inizio la sensazione di rivoluzione rispetto al passato è palpabile. La velocità di gioco è rallentata di molto, cosa che, con somma soddisfazione di tutti i fan che chiedevano a gran voce questa modifica, permette di costruire azioni più ragionate e imbastire triangoli e lanci in profondità con più facilità. La semplicità di impostazione non si traduce tuttavia sempre in successo, perché il controllo di palla e la fisica della stessa sono stati ritoccati, in modo da evitare che la sfera si incolli al piede dei giocatori come avevamo visto in passato.
    Servirà dunque del tempo, anche ai veterani della serie, per abituarsi al nuovo sistema di gioco. Tuttavia basta qualche partita di prova perché l’anima del gameplay riemerga prepotentemente, riportando in superficie la giocabilità divertente e pratica di un tempo.
    Uno dei punti di forza di Pro Evolution Soccer 2013 sembra proprio quello di poter essere fruibile nuovamente sia da chi Pes lo tira fuori per una partita saltuaria con gli amici, sia per tutti coloro che amano esplorare il prodotto in ogni sua sfaccettatura. Sono infatti tantissimi i nuovi tocchi inseriti, capaci di modificare in maniera pesantissima sia la difesa che l’attacco. Oltre al temporeggiamento senza palla è stato aggiunto, con la doppia pressione del tasto del passaggio, un affondo, che andrà eseguito con tempestività per poter sottrarre la palla senza commettere fallo od ostruire con il corpo l’avversario. Per chi gioca di brutalità invece permane la scivolata, resa tuttavia molto più pericolosa se effettuata fuori tempo e da usare quindi con dovuta attenzione e parsimonia.
    In questo caso i contatti ci sono sembrati leggermente esagerati, con giocatori che se sfiorati si ribaltavano letteralmente in aria, ma siamo ben consci che tantissimi ritocchi verranno apportati prima della chiusura del codice e sicuri che le animazioni in questo senso andranno riviste. E’ proprio grazie al miglioramento di queste ultime, con un parco veramente enorme per ogni giocatore, che la classica e tanto bistrattata corsa sui binari è stata pesantemente limata, regalando ora movenze parzialmente più fluide. Inutile dire a questo punto che le modifiche non sono radicali, ma segnaliamo comunque i notevoli passi fatti avanti in tal senso.
    E’ logico supporre che un cambiamento totale della situazione arriverà solo con la modifica radicale del motore grafico, ormai previsto per la prima versione next gen del gioco. Ci sarà anche lo zampino del buon Kojima, dato che proprio lui sta lavorando attualmente sul Fox Engine e siamo sicuri che non deluderà.
    Tornando sui controlli di questa nuova versione, nelle cinque ore a nostra disposizione non è stato possibile àpadroneggiare tutte le nuove meccaniche, ma la manualità dei tiri e dei cross ci è sembrata ottimale e in grado di regalare diverse soddisfazioni, anche con i fantomatici tiri da fuori area (ora veloci e tesi al punto giusto).
    Dall’altra parte della barricata, tra i pali, finalmente c'è un’IA degna, con buone animazioni e un controllo del gioco più che buono. Lontanissima insomma dalla disfatta di PES 2012. Qualche problema persiste ancora nelle uscite fuori porta, soprattutto se nelle vicinanze c’è un nostro giocatore, e sui tiri tesi, ancora troppo difficilmente bloccati.
    Ottima la difesa in generale con una linea precisa e quasi priva di errori evidenti dovuti all’IA, attenta sui filtranti e precisa nelle marcature.

    Eccezziunaleee?
    Pro Evolution Soccer 2013 è quindi migliorato tantissimo rispetto alla sua versione precedente, nonostante la rivoluzione sia ancora lontana. Non possiamo ancora sbilanciarci sul comparto grafico, sulle licenze o sulla stabilità dell’online, da sempre punti importantissimi per i giochi di calcio, dato che queste feature arriveranno solo con un codice più avanzato nelle prossime settimane.
    Nello specifico ci siamo potuti dilettare con il Real Madrid, il Valencia, il Barcellona e il Siviglia, riuscendo comunque a giocare partite più che decenti anche contro quel mostro inarrestabile delle precedenti versioni di Messi. Che il passaggio alla concorrenza gli sia costato qualche punto statistica? Siamo sicuri di no, segno che anche in questo ambito i temuti pendolini ed i personaggi dotati di un’IA personalizzata, ora sopra il centinaio, non saranno esageratamente più forti rispetto ai calciatori privi di questa caratteristica.

    Commento Finale
    Un Plauso ad Halifax per aver dato vita ad un nuovo evento in grado di coinvolgere la community e renderla partecipe dell’evoluzione del gioco calcistico di punta di Konami. Nonostante la versione alpha testata in loco, le migliorie erano notevoli e siamo sicuri che nei mesi che ci separano dalla release finale il titolo riserverà tantissime altre sorprese.
    Restiamo curiosissimi di testare l’online e approfondire maggiormente la conoscenza con i nuovi trick e controlli, ma siamo convinti che il buon Kei Masuda questa volta si stia muovendo nella giusta direzione e che questo autunno avremo di che divertirci.
     
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0 replies since 22/7/2012, 16:08   11 views
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