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exor D.
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Fuori squadra al Real, prezzo basso, ottimi rapporti col Milan: l'a.d. si sbilancia ed apre ad un clamoroso ritorno che potrebbe mettere a tacere gli scontenti (tra cui Cassano). Trattativa lunga: un ruolo determinante lo avrà Silvio Berlusconi
Sarà un sogno, sarà un'ipotesi, sarà fantamercato, però adesso anche Adriano Galliani ci mette del suo. "Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano", così l'amministratore delegato del Milan a proposito di Kakà. Ma ritorna davvero?
FUORI SQUADRA — Il Real Madrid ha messo alla porta l'asso brasiliano. Ieri, addirittura, non è stato neppure convocato per l'amichevole di Oviedo, e non lo sarà per la tournée americana. Il Real sarebbe disposto anche a svenderlo, per una cifra intorno ai 10 milioni. E il Milan a questo punto può seriamente tornare alla ribalta. I presupposti ci sono tutti.
TRE BUONI MOTIVI — Perché? Primo perché tra il Milan e Kakà i rapporti non si sono mai interrotti, anche nei suoi anni madridisti. Secondo, perché il Milan ha fatto cassa e adesso può investire sul mercato. Terzo, perché le cifre non sono altissime: 10 milioni per il cartellino si può fare, considerando poi anche gli eccellenti rapporti col Real il prezzo potrebbe ulteriormente calare, e magari il brasiliano potrebbe fare lo sconto sull'ingaggio. Tra l'altro lui vuole restare in Europa, e ha già rifiutato un'offerta del Corinthians.
RUOLO BERLUSCONI — La trattativa appare comunque agli albori e lo staff del giocatore e il club ancora non si sono parlati, ma i buoni rapporti tra Berlusconi e Kakà potrebbero favorire il miracolo. Senza contare che il Milan vuole anche lanciare messaggi agli scontenti, primo fra tutti Cassano: la lista di chi giocherebbe volentieri nel Milan è lunga, e comprende anche Kakà. Questo è il senso.
Gasport
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